Chiunque voi siate e qualunque sia il vostro livello, avrete sicuramente desiderio di raggiungere uno o più obiettivi lungo il vostro percorso con la danza, che siano tecnici, artistici o lavorativi.
Tutti gli obiettivi hanno una cosa in comune: hanno più probabilità di essere raggiunti se sono ben formati.
In questo articolo vedremo cosa significa “ben formati” e le strategie migliori per farlo, in modo tale da poter poi realizzare i nostri desideri.
Munitevi di carta e penna. L’ideale sarebbe avere un quaderno o un diario dedicato solo ai vostri obiettivi: potrebbe essere un grande alleato per pensare e ragionare sul da farsi; mettere i pensieri per iscritto aiuta a renderli più ordinati e tangibili.
Ora siete pronti per scrivere: il mio suggerimento è di partire con uno o due obiettivi al massimo, per essere ben focalizzati e avere le idee chiare.
Ovviamente è da considerare che a seconda dell’obiettivo preposto potranno entrare in gioco, durante il percorso, uno o più fattori esterni che sono al di fuori del nostro controllo.
Esempio: “voglio fare bene quella diagonale di piqué” è un obiettivo che dipende quasi totalmente dall’individuo.
Invece: “voglio lavorare come ballerina in quella determinata compagnia”, dipende anche quello da esso, ma potrebbero esserci fattori esterni fuori controllo, come il numero dei candidati, la tipologia di produzione, la posizione geografica… Ma con i nostri obiettivi ben chiari avremo comunque maggiori probabilità di successo.
I requisiti di un obiettivo ben formato
Il vostro obiettivo per avere buone chance di essere raggiunto, dovrà essere:
- Realistico, preciso e dettagliato
- Misurabile
- Motivante e rilevante
- Definito nel tempo
- Emotivamente compatibile
Realistico, preciso e dettagliato
Dire: “Voglio essere come la Nunez” è troppo vago, oltre ad avere poco senso dato che ognuno di noi è unico. La nostra mente recepisce molto meglio comandi chiari e precisi.
Dire invece: “voglio lavorare come ballerina solista” già potrebbe avere più senso, ma dipende dal vostro livello attuale.
Sei siete solisti o già nel corpo di ballo di una compagnia, ha senso. Ma se siete al quinto corso sarebbe molto più funzionale procedere per gradi.
Altro esempio più realistico, preciso e dettagliato: “voglio imparare al meglio la diagonale di piqué, migliorando il mio passé in en dehors e la musicalità”, anziché: “voglio migliorare” (vago e generico).
Questo punto ci fa capire che dietro grandi obiettivi ce ne sono di più piccoli. Concentriamoci prima su quelli e poi man mano scaliamo la vetta.
Misurabile
I progressi che farete devono poter essere quantificati e messi per iscritto.
Primo esempio: “questa settimana sono riuscita ad eseguire gli jeté chiudendo la quinta posizione in maniera più pulita rispetto alla settimana scorsa”.
Oppure: “nell’ultimo anno ho ottenuto 3 lavori pagati, ho fatto 25 casting, di cui 5 non erano adatti a me, 10 fuori dalla mia città, etc.”
Secondo esempio: “voglio migliorare il mio développé alla seconda a sinistra in un mese, alzarlo poco più di 90° mantenendo un en dehors funzionale e una postura corretta”, invece di: “vorrei alzare di più le gambe”.
Motivante e rilevante
I vostri obiettivi più piccoli dovranno essere volti a quelli più grandi e soprattutto dovranno entusiasmarvi e appassionarvi, in questo modo sarete più motivati a perseguirli.
Se il vostro obiettivo a lungo termine è aprire una grande scuola di danza, ad esempio, ottimi step da seguire potrebbero essere: iscriversi a corsi di formazione, specializzarsi nello stile che si vorrà insegnare, imparare strategie di comunicazione o anche lavorare come ballerini professionisti per indirizzare meglio gli allievi un domani.
A loro volta per portare a termine questi compiti obiettivi ancora più piccoli possono essere: fare una lista di corsi di formazione che sembrano validi, migliorare il proprio book fotografico e gli showreel per aumentare le probabilità di trovare un lavoro o iniziare ad affiancare insegnanti che si stimano per qualche tempo.
(Qui l’articolo: Come diventare insegnante di danza in Italia.)
Definizione nel tempo
Fate una stima di quanto tempo potreste impiegare a raggiungere quel determinato obiettivo e datevi una scadenza.
I compiti da portare a termine che hanno una scadenza, solitamente fanno percepire una sorta di pressione “benevola” che da la carica per procedere senza distrazioni.
La scadenza potrebbe essere anche imposta dall’ambiente esterno: se quello che vorreste migliorare è la musicalità e tra 4 mesi ci sarà il saggio di fine anno, migliorarla in 2 mesi e mezzo oppure 3 potrebbe essere l’ideale.
Compatibilità emotiva
Paura del giudizio, bassa autostima, ansie, paure; questi elementi facilmente potranno auto sabotarvi.
Prima di intraprendere i vari step sopra elencanti sarebbe saggio chiedersi quali sono i vostri valori e ideali, per rispettarli sempre durante il percorso e capire quali compromessi siano accettabili e quali no.
In secondo luogo domandarsi cosa vi blocca dall’agire come desiderate: paura del cambiamento, del giudizio altrui, ansia da prestazione, perfezionismo e/o molto altro.
Tutto ciò avvalora la tesi di chi sostiene (me compresa) che dietro ogni figura artistica debba esserci anche supporto psicologico.
Per concludere…
Per raggiungere gli obiettivi nella danza (e in qualunque altro ambito) bisogna avere le idee precise e soprattutto parlare a sé stessi in maniera chiara durante il proprio dialogo interiore.
Un insegnante preparato che aiuti a trovare la strada giusta può essere un grande alleato.
Chi desidera, può prenotare una call gratuita con me di 45 minuti dove lo aiuterò a stilare un piano d’azione per raggiungere i suoi obiettivi.
Su questo sito potete trovare diversi percorsi online finalizzati agli obiettivi più comuni dei danzatori (developpé, en dehors, equilibrio) oppure essere seguiti in un percorso mirato qualunque sia il vostro obiettivo.
Potete contattarmi per qualunque domanda o dubbio qui.